mercoledì 31 agosto 2011

TABRIZ 15 agosto (ovvero ferragosto)

Penso a tutti i vacanzieri italiani, ai culi all’aria sulle spiagge, a quelli in coda sulle strade, alle bistecche alla brace dei pic-nic in montagna o in campagna. Ma anche a coloro che sono in casa davanti a un computer perché devono finire un lavoro urgente , e a quei ragazzi minorenni che per forza devono andare a Rimini a divertirsi, perché lo sballo è obbligatorio a ferragosto. E io sono qua in un modo che digiuna nelle ore di luce perché così vuole la tradizione e soprattutto chi comanda. Chiuso in casa perché fuori è un caldo atroce, ma in buona compagnia e coccolato come un principino. Mi riposo dopo tante corse e mi studio i percorsi dei giorni prossimi.
Guardando bene la carta mi rendo conto di quanto grande sia questo paese. Se porto a termine il percorso che avevo in testa devo fare circa 4000 km, di cui circa 1000 di deserto. Sono un po’ preoccupato. Vedremo. Meglio pensare a un passo alla volta.

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